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Proclamazione dello stato di agitazione – SEGRETERIE TERRITORIALI DI FOGGIA FP CGIL-CISL FP – UILFPL

Proclamazione    dello  stato  di agitazione   a seguito  di decisione   assunta   in assemblea   dei lavoratori   in data  09.01.2023

In data 22.12.2022, le scriventi, sono state convocate dal Direttore Generale unitamente ad una delegazione dell’Ospedale Casa Sollievo Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG), per affrontare diverse problematiche, esistenti all’interno dello stesso.

In data 28.12.2022, veniva fatto richiesta d’incontro, con specifici punti all’ordine del giorno, in cui è seguita da parte della Direzione Generale, la convocazione prevista per il giorno 13 Gennaio 2023.

Orbene nella fattispecie in esame, si fa presente che in detta struttura, si ha come rifermento economico contrattuale, il Contratto Nazionale di Lavoro per i lavoratori della Sanità Pubblica, e pertanto, si è in debito con i dipendenti, inerente gli arretrati e adeguamento delle tabelle contrattuali, giusta sottoscrizione a Roma presso Aran, in data 02 Novembre 2022.

Nell’incontro del 22 dicembre u.s., il direttore generale, faceva notare che al momento, non vi erano le condizioni di cassa, per erogare il riconoscimento economico e pertanto posticipava la discussione in altri momenti.

Vièppiù, si affrontavano altri temi, e anticipava che vi sarebbero state delle rivisitazioni di accordi normativi ed economici, già sottoscritti con precedenti direttori generali, come pure che avrebbe approfondito il tema su alcuni passaggi verticali ed incarichi

attribuiti   unilateralmente    dalla   direzione   e  che  avrebbe   provveduto    nelle   prossime settimane  o mesi a presentarci,  un piano  industriale.

In  data  09  gennaio  2023,  a  seguito  di  precedente   regolare  richiesta   e  concessa   dagli uffici preposti  della Casa Sollievo  Sofferenza,  ad effettuare  l’assemblea   con i lavoratori, per  informare   e  notiziare   sull’esito    dell’incontro    del  22  dicembre   u.s.,  dopo  ampia discussione  a cui ha visto la presenza  di tantissimi  lavoratori  e vari interventi,  è scaturita la  decisone   di  proclamare   lo  stato  di  agitazione   del  personale   rimandando   eventuali iniziative  di protesta,  da porre  in essere,  dopo  l’incontro,   già fissato  per  il  13 gennaio p.v.

Ovviamente,    siamo   consapevoli    che   siamo   agli   inizi   di  una   vertenza,   abbastanza complicata  e diamo la nostra piena e totale disponibilità  a confrontarci  senza  preclusioni e  pregiudizi    perché,   a  prescindere    dalle   fisiologiche    propensioni    verso   soluzioni diversificate  –  che riteniamo  legittime  e salutari  in un paese  democratico   –  le scriventi sono state e, sempre  e comunque,  saranno  per salvaguardare   i posti  di lavoro,  sostenere

le iniziative  dirette al riconoscimento,   alla tutela ed alla valorizzazione   dei lavoratori  ed alla sottoscrizione  dei diritti spettanti  sotto il profilo normo giuridico  ed economico ..

Pur tuttavia,  una volta acclarata,  la posizione  della parte  datoriale,  nell’ incontro  del 22 dicembre  u.s. e non avendo  registrato,  riscontri  positivi  per i lavoratori,  si è ritenuto di coinvolgere la massima autorità della Prefettura di Foggia per porre all’attenzione  di quanto si sta verificando in Casa Sollievo Sofferenza e ove lo ritenesse, di promuovere, anche in questa prima fase, un tavolo di confronto proprio per dirimere le problematiche de qua e trovare la migliore soluzione per ridare certezza e tranquillità sia per il lavoro sia per l’erogazioni di quanto spettante come emolumenti dovuti.

Per quanto riguarda infine i rapporti sindacali, vogliamo rivolgere un apprezzamento riservato alla delegazione della Direzione Generale della Casa Sollievo Sofferenza di San Giovanni Rotondo Foggia, con in testa il Direttore, permettendoci una considerazione.

La politica sindacale e la tutela degli interessi dei lavoratori, noi riteniamo, si fanno ai tavoli negoziali con un confronto dialettico, a volte anche aspro ed acceso, e sempre nel rispetto di ognuno per il suo ruolo e delle Leggi vigenti, contratto di lavoro e riferimenti normativi.

E non è solo una questione di correttezza ma anche di considerazione per noi stessi e per l’intelligenza delle persone coinvolte.

Consapevoli dei rischi che si corrono ad esprimersi con franchezza nel clima esasperato che si è determinato, vogliamo invece credere che questo nostro dire, sia correttamente interpretato ed utilizzato per ripristinare nuovamente corrette relazioni sindacali, ribadendo la nostra totale disponibilità al confronto e soluzioni.

Angelo Ricucci

Lorenzo Palena

Giuseppe Mangiacotti

Giuseppe Riontino

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