Cerignola

L’associazione NOI sui reati ambientali perpetrati in agro di Cerignola

Domenica pomeriggio, il 19 novembre scorso, in rappresentanza dell’associazione NOI e col segretario cittadino di Rifondazione Comunista, dopo reiterare segnalazioni di alcuni concittadini, ci siamo recati in via Santuario Madonna di Ripalta, fermandoci poco prima dell’incrocio delle Pozzelle, dove insiste un canale di scolo e raccolta delle acque piovane.

Come segnalato con video e foto sulle nostre pagine Facebook e Instagram, lo abbiamo rinvenuto stracolmo di rifiuti di ogni sorta, cartoni, componenti d’auto (soprattutto pannelli interni di sportelli), tubi per l’irrigazione agricola, e finanche di decine e decine di fascicoli bianchi con la dicitura “Esercito”.

A parte l’inquietudine per quest’ultimo particolare, ci preme chiedere a gran voce l’intervento del Consorzio di Bonifica, competente per territorio ed ente gestore del canale, affinché bonifichi interamente la zona e accentui la salvaguardia su quanto di sua competenza.

Alle autorità, comunali e di Polizia, tutte, chiediamo indagini per risalire ai responsabili, azioni atte alla loro punizione e, soprattutto, una fitta coordinazione per la prevenzione della commissione di questi gravissimi reati ambientali. Il tutto, con riserva, di denunciare tutto quanto narrato alla Procura competente.

Oltre a tale, gravissima, situazione, abbiamo verificato anche altra segnalazione, relativa a una sorta di svuota cantine a cielo aperto che si è di fatto creata dinanzi all’ingresso laterale del Cimitero in via Pantanella. Anche lì, mobilio, carte, addirittura quadri sacri, il tutto gettato in strada, come niente fosse.

Anche qui, chiediamo bonifica e (facile) controllo oltre alla individuazione e punizione dei responsabili.

È inammissibile commettere tutto questo, tanto quanto lo è permetterlo nell’indifferenza generale.

                                                                                              Il Presidente

                                                                                        Benedetto Mandrone

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